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lunedì 9 ottobre 2017

Recensione: "Lontano dal mio paese" - Lorenza Cozzolino

Titolo: "Lontano dal mio paese"
Autrice: Lorenza Cozzolino
Editore: PubMe



Precariato è il termine che meglio descrive e definisce la società di oggi. Tutto è instabile, le relazioni, il lavoro, i sogni e i progetti per il futuro.
Cerchiamo di costruire il nostro avvenire partendo da basi solide, ma il lavoro, la crisi economica, le leggi ecc. ci portano a rivedere tutto della nostra vita e dei nostri sogni. Ci scontriamo, inevitabilmente, contro la dura realtà e spesso i nostri sogni si infrangono, dolorosamente.
Molti ragazzi sono così costretti a emigrare in altri paesi per migliorare le propre condizioni economiche, per intraprendere carriere lavorative degne dei loro lunghi anni di studio e sacrifici. Cercano solo un futuro migliore, consapevoli di lasciare non solo la propria terra d'origine, ma i legami più importanti e forti, la famiglia, gli amici, l'amore e soprattutto la loro identità culturale. Partono consapevoli che rimanere vorrebbe dire sopravvivere e non vivere appieno la propria vita, conquistando, in questo modo, il loro pezzetto di mondo e serenità.
Anche Anna Solaro, la protagonista di questo libro, lascia la sua città per lavorare a Londra. Si è trasferita con la sua famiglia, per riuscire a dare una vita migliore e del cibo sulla tavola ai propri figli. Le manca tutto di Napoli, città piena di contraddizioni ma pur sempre la città in cui è nata e dove ha lasciato i suoi legami più stretti.
In questo libro, Anna ci racconta la sua vita, iniziando dagli anni di giovane studentessa. Anni in cui imparerà da subito che per sopravvivere bisogna saper comunicare con tutte le classi sociali, imparare a stare con chiunque ci si trovi davanti senza mostrare alcuna debolezza o al contrario troppa superiorità.
Durante la lettura, impareremo a conoscere meglio Anna, la sua famiglia e cresceremo con lei seguendola in tutte le tappe della sua vita. Gli anni universitari, le problematiche lavorative, le difficoltà economiche, la disoccupazione. La vedremo crescere, innamorarsi, sposarsi, diventare mamma e dubitare di se stessa e delle sue scelte. Anna è una ragazza fragile, insicura sempre alla ricerca di conferme e consenso da parte degli altri, in modo particolare dei suoi genitori. A causa di queste insicurezze, prenderà spesso decisioni sbagliate in ambito lavorativo.
Questo libro è un grido di dolore, di accusa e denuncia. Un'accusa che l'autrice fa, non solo all'attuale governo, ma anche a quelli precedenti, che con il loro operato hanno reso il nostro paese più povero. Sono d'accordo, ma partendo da questa premessa mi aspettavo un libro diverso, una struttura diversa e molte delle cause descritte nel testo, non sono direttamente imputabili all'operato del governo, ma a scelte personali. Scelte che non giudicherò mai, perché questa storia si basa su fatti realmente accaduti e io non sono nessuno per giudicare la vita e le decisioni degli altri. Quindi lascio a voi la scelta di leggere e scoprire questo testo.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

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