lunedì 8 maggio 2017

Recensione: "Emma Braccani. Perché io non posso" - Giulia Bacchetta


Titolo: "Emma Braccani. Perché io non posso"
Autrice: Giulia Bacchetta
  

Quante persone ci passano accanto durante l'arco della nostra vita?
Ci siamo mai fermati a riflettere sulle loro esistenze?
Ammettiamolo, pochissime volte così come poche volte ci soffermiamo a guardarle negli occhi. Purtroppo siamo troppo presi dalla nostra vita per soffermarci su quella degli altri. Se solo ci impegnassimo a guardare con più attenzione, scopriremo un mondo dietro quegli occhi e non sempre sarà piacevole scoprire dolore, sofferenza e infelicità. Ad esempio, vedete quella ragazzina che è scesa proprio ora dall'autobus insieme ad altri ragazzi? Osservatela bene, perché dentro di lei si nasconde molto più di quello che credete; un dolore e una sofferenza talmente grandi che nessuna ragazzina di 14 anni dovrebbe passare.
Lei è Emma Braccani, vive in un paesino vicino Milano ed è la più piccola della famiglia. Ha una sorella più grande, Marta una ragazza estroversa, autorevole, dall'aria spavalda e ama giocare a calcio. La mamma Rosa è casalinga e il papà Roberto è fabbro ferraio come il padre.
Emma è di costituzione piccola, studiosa, riservata, sensibile, acuta, puntigliosa, è uno spirito curioso, indagatore, cerca sempre una spiegazione a tutto e non ama le imposizioni, per questo viene scartata dal suo gruppo di amici, perché le vorrebbero imporre come comportarsi e vestirsi.
Emma cerca di non avvicinarsi troppo alle persone, mantiene le distanze per non entrare troppo in confidenza e per non vedere invadere la sua sfera personale.
So già cosa state pensando: “E allora? Cosa c'è da vedere e da capire? È solo una ragazzina chiusa che non ama socializzare con gli altri ragazzi”. Ecco l'errore! Giudicare senza conoscere, fermandosi alla superficialità delle cose.
Tornate a guardare attentamente, i suoi occhi sono tristi, spenti. Sollevate la maschera del finto perbenismo dietro cui si celano alcuni personaggi e sollevando il velo della verità vi renderete conto che quella famiglia ha molto da nascondere.
Il padre è un uomo violento, prevaricatore che tratta la moglie con brutalità e prepotenza, umiliandola in continuazione. Picchia la moglie e la figlia Marta, mentre Emma cerca di passare inosservata per non scatenare l'ira e la rabbia del padre, purtroppo non sempre le riesce. Ma la sua intelligenza e il suo spirito indagatore la faranno divenire la vera protagonista della storia, cercando di lottare contro il padre, convincendo la madre e la sorella a ribellarsi, ma quello che intraprenderà sarà un percorso difficile e doloroso. Ci vorrà coraggio, determinazione, forza di volontà per affrontare tutte le prove che avverrano durante la storia...vorrei raccontarvi tutto, ma non posso, sarebbe sleale e poco professionale.
È una storia che tutti dovrebbero leggere e conoscere, perché purtroppo, è la realtà di molti giovani. Non tutti hanno la forza e il carattere per affrontare tutto questo, molti soccombono con effetti deleteri.
Giulia Bacchetta, scrivendo questo libro, si è confrontata con un tema profondo, difficile, importante e interessante. Ha avuto coraggio, perché poteva rischiare di rendere la storia stereotipata, caricaturando alcuni passaggi, invece ha saputo gestire bene la trama e le forti caratterialità dei personaggi.
I protagonisti hanno una forte presenza scenica e sono costruiti e descritti molto bene.
L'autrice ci pemette di entrare nella vita di Emma, in punta di piedi, muovendoci lentamente facendoci scoprire il passato del padre, fatto anch'esso di violenza.
Il libro copre l'arco temporale di un anno di vita della ragazza, dodici mesi segnati da violenza, soprusi, sofferenza e dolore; un anno in cui Emma scoprirà di essere coraggiosa nonostante la totale sfiducia verso gli adulti e scoprirà l'amore.
Cosa più importante imparerà quanto sia importante mantenere e difendere le proprie idee.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

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